lunedì 11 maggio 2020

Torta per la festa della Mamma: saper ac-cogliere...

Ieri era la festa della Mamma.
Ho preparato questa cheesecake che volevo fare da tempo.
Ho trovato sul canale di CaroDiario la ricetta coi mirtilli, ma poiché preferisco 
le fragole ho optato per la variante.
 
Speravo si sarebbero viste di più le sfumature, ma... pazienza: era comunque ottima!!! ^.*
Le fragole le hanno regalato quella tenue sfumatura rosa 
che è il colore dell'accoglienza amorevole:
non è un caso se nelle scuole steineriane, nel giardino d'infanzia
e nel primo anno delle elementari, le aule sono dipinte 
con un bel rosa dapprima tenue e poi sempre più intenso...
Per me il rosa è davvero sinonimo di Amore,
quello disinteressato e assoluto,
quello materno in senso lato, per qualunque creatura.
E poiché questo colore è associato all'amore anche per se stessi,
il quarzo rosa è una delle mie pietre preferite:
QUI trovate tantissime indicazioni su questa pietra bellissima.
Consiglio sempre di averne una in casa,
perchè in camera da letto, soprattutto,
dona sonni più tranquilli...
Proprio in camera da letto l'orchidea ha trovato luce e temperatura 
ideali per rifiorire ^_^
Mentre in giardino, a quanto pare, è fiorita l'amicizia con 
una pantera in miniatura...
Piante, pietre, animali... Ogni Essere 
su questo Pianeta ha una memoria...
Ogni Essere può donarci amore...
Apriamo gli occhi...
Apriamo il cuore e ascoltiamo... accogliamo...
Buona settimana a tutt*
E mille benedizioni!
(foto dal web)

domenica 19 aprile 2015

Dolce domenica...

Un assaggio di quello che potrà essere il dolce per la festa della Mamma... E' una torta con farina di grano saraceno, senza zucchero, nè uova, nè latte, nè burro, nonostante ci sia il budino al cioccolato!!!
Ecco gli ingredienti:
250 gr di farina di grano saraceno
100 gr di margarina di soja o vegetale
80 gr circa di miele
1/2 bicchiere di latte di soja
pizzico di sale
una busta di budino bio al cioccolato da zuccherare
e 1/2 lt di latte di soja o vegetale + 2 cucchiai di miele
Prepariamo la frolla nel modo classico: farina, sale, margarina lavorati con le mani, poi aggiungiamo il miele e il latte (se risulta troppo morbido, aggiungere farina) e formiamo una bella palla omogenea che metteremo in frigo avvolta nella pellicola a riposare.
Nel frattempo prepariamo il budino con il latte di soja (o un altro vegetale) seguendo le istruzioni, mettendo il miele al posto dello zucchero. Una volta pronto lo mettiamo a raffreddare.
Stendiamo la frolla nella teglia, togliendo l'impasto in eccesso, se ce n'è, la bucherelliamo qua e là e sopra posizioniamo un pezzo di carta forno con dei legumi secchi: dobbiamo ottenere una cottura "bianca", infornando in forno già caldo per 25 min circa a 180°C.
Quando è pronta, la lasciamo riposare senza i legumi sopra in forno ancora 10 min.
Quindi sforniamo sul piatto da portata, e farciamo con il budino!!! ^_^
Se abbiamo tolto dell'impasto in eccesso, possiamo fare dei biscottini per decorarla, altrimenti possiamo tagliare delle fragole e servirle con una fetta (alla volta!!!)
E nonostante le foto orribili, il dolce è una vera delizia!!!
Un pensiero d'Amore per ogni cuore che ho posto sulla torta...
Un pensiero di Pace per ogni anima che se ne ciba...
Un pensiero di Gioia per ogni persona a cui ho inviato Luce mentre lo cucinavo...

Buone magie a tutti!!!
^_^

sabato 3 gennaio 2015

Con un poco di zenzero...

Mary Poppins è una delle mie "streghe" preferite!!! Ma contro i malanni di stagione, è meglio alzare le difese immunitarie prima che rimediare poi con "pillole" addolcite...
Perciò ho preparato dello sciroppo di zenzero e dello zenzero caramellato: ricette facili e veloci!!! ^_^
Occorrono:
250 gr di zucchero di canna e 170 gr circa di zenzero fresco, più zucchero qb per caramellare.
Pelare lo zenzero (se ne devono ottenere almeno 130 gr.), sciacquarlo e tamponarlo, poi affettarlo dello spessore desiderato. Mettere lo zucchero e 200 ml d'acqua a scaldare finché lo zucchero sarà sciolto, quindi aggiungere lo zenzero e portare ad ebollizione, riducendo la fiamma, e cuocere per 25 min.
Ora con un cucchiaio bucherellato, scolare lo zenzero su un foglio di carta da forno su cui avremo sparso già dello zucchero di canna. Rigirare le fettine nello zucchero (aggiungerne qb!!!) e attendere che si sia asciugato bene prima di riporlo nel vasetto. Lo sciroppo invece è da versare in una bottiglietta e da lasciar raffreddare prima di riporre in frigorifero. Si conserva bene per almeno 10 giorni, ma secondo me anche di più...essendoci lo zucchero che funge da conservante...
Lo zenzero è una spezia già conosciuta nell'antica Cina del 2000 a.C. e veniva usato come afrodisiaco negli harem. La stessa Santa Ildegarda lo consigliava macerato nel vino, addolcito con miele, per favorire la vitalità nei convalescenti e negli anziani. Veniva usato dai marinai per prevenire lo scorbuto o come antidoto ai veleni.
E' risaputo ormai che ha poteri antiemetici e febbrifughi, oltre che favorenti la digestione. 
Aggiunto a cannella, cardamomo e chiodi di garofano, completa il mix per il chai, un thè speziato che alza le difese immunitarie nella stagione fredda e scalda gli animi coccolandoli con la dolcezza di una goccia di latte.
Grattugiato in una ciotolina e stemperato con un cucchiaio di salsa di soja e 3 cucchiai di olio evo, è un ottimo condimento per un'insalata croccante e fantasiosa (scarola, finocchi sottili, germogli di soja,olive nere e arancia a spicchi).
Aggiungere un cucchiaino di sciroppo di zenzero ad una tazza di limonata calda aiuta la digestione o il senso di nausea, oltre che in caso di stato influenzale o febbrile.
Masticarne un pezzetto caramellato ha le stesse proprietà, naturalmente.
Da un punto di vista magico, come tutte le spezie ha potere di protezione, contribuisce ad aumentare l'amore passionale, a propiziarsi denaro e coraggio. 
Un meraviglioso e gioioso Inverno a tutt* e ...
Buone magie !!!
^_^

domenica 21 dicembre 2014

Il pane per Yule

La notte del sol-stitium invernale è la più lunga dell'anno. E' il momento in cui l'scurità trionfa, ma in realtà si prepara già al cammino che terminerà con il pieno della luce...
La parola Yule si pensa derivi da una parola sassone che significa "ruota" e che quindi indicava chiaramente un punto importante e definitivo nella Ruota dell'Anno.
In questo periodo venivano celebrati gli spiriti dei boschi e gli alberi venivano portati nelle case e decorati con pane, noci e frutta, ma anche candele e nastri colorati, per propiziarsi l'abbondanza e la benevolenza degli spiriti stessi.
Con l'avvento del Cristianesimo, la Chiesa ha voluto sostituire ogni festa "pagana" con una cristiana e ha posto come data di nascita di Gesù la notte tra il 24 e il 25 dicembre, a ridosso del solstizio d'inverno e notte in cui i Sassoni celebravano la loro Modranect (che significa "la notte della Madre" ed era la celebrazione della nascita del Sole solstiziale; il giorno seguente era per festeggiare la Dea!!!)
Quindi Yule coincide con Natale: rappresenta la rinascita della Luce, che pian piano riprende il suo cammino passando per la rinascita della Natura e l'equinozio di Primavera e raggiungendo nuovamente il suo apice nel solstizio d' Estate... in un cerchio eterno e perpetuo...
Ho già scritto le mie riflessioni sulla festa del Natale qui... e per altre informazioni riguardo a Yule, invito caldamente a leggere qui, qui e qui... ^_^
Io voglio proporre la ricetta del mio pane per Yule... Un pane rotondo, naturalmente, con una dedicazione speciale...
Ingredienti:
300 gr di farina di farro integrale
100 gr di farina d'avena
100 gr di farina di riso integrale
300 gr di pasta madre di segale
300 ml di acqua tiepida
20 gr di sale alle erbe
4 cucchiai di olio e.v.o.
facoltativi: 1 cucchiaio di semi di girasole, di zucca, di sesamo e 1/2 di papavero
Procedimento.
Come sempre, miscelare le farine i semi, il sale e poi l'olio e lavorare un po' con le mani; aggiungere l'acqua e amalgamare. Quindi aggiungere la pastamadre appena rinfrescata e lavorare il tutto aggiungendo tanta farina quanta ne basta per avere una palla omogenea ed elastica.
Porre nella teglia rotonda e mettere a riposare coperto con un telo e poi una coperta in luogo caldo (anche nel forno con la sola luce accesa va bene!) per almeno 5 ore.
Riscaldare il forno con una ciotola d'acqua nella parte bassa. Incidere le rune per Yule...
Infornare per i primi 20 min a 220°C, poi a 200° per altri 30/35 min. Sfornare e lasciare raffreddare.
La magia degli ingredienti: la farina di farro è legata al Sole (é la sua celebrazione, no?), quella di riso (legata alla Luna) e di avena (legata a Venere) sono due aspetti del principio femminile. I semi rappresentano ciò che viene seminato in terra e che riposerà fino a Primavera e poi le rune:



Uruz, la forza primigenia, da cui tutto ebbe origine e che sempre si rinnova,

Fehu, simbolo dell'abbondanza, in qualunque ambito la si chieda,

Berkana, indica il principio femminile che da sostentamento e la rinascita,

Sowelo, enrgia del Sole e principio di Vita, in ogni senso e ad ogni livello.











 Solo ora, guardando le foto, mi sono resa conto di non aver inciso Fehu, bensì...

Ansuz, che è una runa messaggero e chiede si faccia attenzione ai segnali che ci si presentano:
ci si può aspettare di guadagnare saggezza...
Forse l'ho incisa inconsciamente per questo!!! ^_^

E con il fuoco della nostra Lucilla vi auguro un felice Yule!!!
Buone magie a tutt*

martedì 16 settembre 2014

Parole sacre... e ricetta settembrina

Gli orari diversi a scuola di quest'anno, forse mi permetteranno di avere un po' di tempo per me... Quindi questa mattina, ne ho approfittato per fare un giro tra i miei blog preferiti ed ho trovato un post che devo necessariamente segnalare, poiché usa parole "sacre" che non avrei saputo dire meglio... In questo mio spazio web, uso tutta la magia di cui posso essere capace, ma credo che la magia più grande sia quella di non smettere mai di stupirsi davanti all'energia incredibile che affiora da una trasformazione messa in atto con Amore... Un'alchimia... tra ciò che abbiamo tra le mani e la nostra scintilla divina sempre attiva ed operosa... Se ne diveniamo consapevoli, le magie saranno davvero tante!!!
Virtualmente offro a voi e a Selva della Luna una fetta di questo dolce vegano e gluten-free
Tarte Tatin di grano saraceno con fichi freschi e gelatina di rosa
200 gr di farina di grano saraceno (meglio se fresca)
100 gr di margarina di soja
un bicchiere di latte di soja
80 gr di zucchero di canna + due cucchiai
mezzo cucchiaino di bicarbonato
un pizzico di sale
4 o 5 fichi freschi maturi, ma sodi
3 cucchiai di gelatina di rose
1 cucchiaio di acqua di rosa
Preparazione. In un recipiente mescolare la farina, il sale il bicarbonato e lo zucchero e lavorare con la margarina (come per la frolla, per intenderci). Aggiungere il latte e amalgamare bene.
Sul fondo della teglia da forno scelta distribuire i due cucchiai di zucchero e adagiarvi i fichi tagliati a fette (io tolgo la buccia, ma è facoltativo...), poi mettere sopra il composto e livellarlo bene.
Infornare a forno già caldo a 180° per circa 30 min. poi (dopo aver fatto la prova dello stecchetto) mettere a raffreddare su una gratella.
Prima che la torta si raffreddi del tutto, mettere in un pentolino l'acqua di rose e la gelatina, scaldando a fuoco bassissimo, fino a che si scioglie il tutto un pochino. Quindi distribuire sul dolce e lasciar raffreddare completamente. Decorare con qualche petalo di rosa.
E' un dolce deciso: consiglio di accompagnargli un tè classico, come un Earl Grey liscio con poco zucchero. Qui un'altra mia ricetta con il connubio grano saraceno&fichi...
La magia degli ingredienti: il grano saraceno, usato per un dolce della domenica, anche se non è propriamente un parente del grano, acquisisce la forza del Sole; i fichi freschi, colti e subito utilizzati, hanno in sè tutta l'energia del Sole estivo e la forza dell'albero sacro cui appartengono...
Il fico (insieme all'ulivo) è uno degli alberi più antichi del mondo. Era utilizzato nell'antico Egitto per costruire i sarcofagi, era sacro ad Iside e Osiride. Era considerato albero della Vita e della Morte. Gli Egizi pensavano che il suo legno fosse un potente talismano nell'Aldilà e che il suo succo desse poteri straordinari. Nell'antica Roma era considerato di buon auspicio e perciò sempre presente nei fori e in Grecia era l'albero sacro ad Atena, dea della saggezza.
I frutti ricordano il seno turgido (non a caso quando se ne raccoglie, esce il "latte") e la vulva: perciò sono da sempre simbolo di abbondanza, di fertilità e di femminilità.
La gelatina e l'acqua di rosa danno un tocco prettamente femminile.
Ho preparato questo dolce la domenica dopo aver finito i lavori in casa quest'estate... Ho pensato che questa alchimia potesse avere il potere giusto per inaugurare una nuova energia nel nostro nido...
L'energia femminile e quella maschile, in un equilibrio... in un alternarsi... magico e potente...
 Buone magie a tutti!!!
^_^

sabato 13 settembre 2014

domenica 31 agosto 2014

Ricette ed Erbe nel "cuore di casa"...

Non è certo un segreto che la lavanda sia tra le mie erbe magiche preferite!!!
E in questi giorni ho voluto inserirla in una ricetta e in un... "rimedio magico"...
Ecco la ricetta:
Focaccia di farro con rosmarino e lavanda (con pasta madre)
300 gr di farina di farro integrale (meglio se macinata da poco)
200 gr di manitoba (ma si può usare anche solo quella di farro)
250 gr di pasta madre (la mia è di segale) appena rinfrescata
15 gr di sale alle erbe
300 ml di acqua tiepida
4 o 5 cucchiai di olio evo per l'impasto (e 4 o 5 per spennellare prima di infornare)
fiori di lavanda e aghi di rosmarino freschi q.b.
sale grosso q.b.
Procedimento.
In una ciotola mescolare le farine, il sale, l'olio e l'acqua; lavorare un poco e poi aggiungere il lievito naturale, amalgamare un poco e dopo lavorare bene sul piano ben infarinato per almeno 10 min, finchè si è ottenuta una palla liscia e omogenea.
Lasciarla riposare nella ciotola, coperta con un telo umido (e d'inverno nel forno spento con la luce accesa) per circa 30 min, quindi stendere l'impasto secondo le proprie esigenze (due teglie da forno grandi oppure ricavarne tante focaccine più piccole.
Coprire con telo umido e lasciar lievitare il più possibile (l'ideale è prepararle la sera prima e infornarle il mattino dopo, ma sono sufficienti almeno 4 o 5 ore di riposo).
Accendere il forno con un tegamino di acqua all'interno a 220°, spennellare la focaccia con l'olio e praticare i classici buchi sulla superficie, cospargere con il sale grosso, la lavanda e il rosmarino e infornare per 20/25 min in forno ben caldo. Sfornare e... gustare quando è ancora tiepida!!! ^_^
Ed ecco il  "rimedio magico":
Abbiamo finalmente ultimato la nostra casetta e questa mattina ho appeso gli ultimi cuori alle finestre del mio cucinino... L'effetto mi piace tantissimo!!!
Ma non potevo non infilare un po' di magia anche in questa "opera di rinnovamento", perciò tutti i cuori appesi fatti da me sono stati imbottiti (oltre che con un po' di imbottitura per cuscini) anche con un mix magico di erbe:
Iperico (raccolto il giorno di San Giovanni, protegge da tutti i tipi di negatività, dai fulmini, dagli incendi e dalle tempeste; legata all'elemento Fuoco e al Solstizio d'Estate);
Lavanda (del mio giardino, erba della consacrazione e dell'Amore, si usa per benedire le nuove case),
Calendula (consacra e protegge),
Salvia e Rosmarino (del mio orto, proteggono e purificano),
Boccioli di rosa (erba dell'Amore puro),
Basilico (protegge, donacomprensione, salute, prosperità, infonde coraggio e chiarezza sul cammino spirituale),
semi di Sesamo  (in India simbolo di abbondanza)
e Cumino (consacra, protegge e mantiene i legami amorosi saldi e vivi).
Ora la nostra casetta è davvero a posto e il "suo cuore" è rinnovato nella sua energia, oltre che nei suoi colori!!!
(altre foto qui)
Comincio la settimana davvero soddisfatta e felice...

Buone magie a tutti!!!
^_^